Il cielo del mese - Novembre 2013

Data di pubblicazione: 04/11/2013  
Planetario

Dopo avere indugiato per tutto ottobre nella Vergine, nel mese di novembre il Sole attraversa ben due costellazioni: la Bilancia dal 1/11 al 23/11, e lo Scorpione dal 23/11 al 29/11; farà perfino in tempo ad entrare nell’Ofiuco prima che il mese si concluda. La Luna sarà piena il 17/11 nel Toro, e sarà la più piccola dell’anno (in opposizione alla “superluna” dello scorso giugno). 

Subito dopo il tramonto, Venere sembra scivolare sempre più a ovest del Sole, infatti raggiunge proprio il 1/11 la massima elongazione orientale, di ben 47°, nell’Ofiuco. Giove ricompare in compagnia dei Gemelli già in prima serata, mentre Nettuno e Urano scivolano via inosservati nell’Acquario e nei Pesci. Mercurio fa una rapida apparizione mattutina nella seconda metà del mese, sfiorando Saturno il 26/11 ad appena 18’.

Solo il ridursi delle giornate permette di mantenere in vista, al calare della notta, gli ultimi residui delle stagioni passate a occidente: Ercole e Ofiuco, il Serpente e il Triangolo Estivo. A settentrione il Grande Carro riprende sempre prima la sua risalita dalle foschie dell’orizzonte.

La porzione di Zodiaco visibile in questo mese va dal Sagittario alla Vergine, e si impenna  culminando a sud con l’Ariete e il Toro.

L’aspetto mitologico del cielo è sempre caratterizzato dalle costellazioni autunnali legate al mito di Andromeda: Pegaso, Cetus, Cefeo, Cassiopea, Andromeda e Perseo che svetta allo zenit con la luce variabile di Algol. Fra l’Ariete e Andromeda ecco anche la piccola e geometrica costellazione del Triangolo. 

Fra Perseo e la Stella Polare si estende la vaga costellazione della Giraffa (Camelopardus): vale la pena cercare la stella Alfa Camelopardalis, di quarta magnitudine. Dista ben 6940 anni luce, ed è una delle stelle più lontane visibili ad occhio nudo. 

Molto più brillante sale la stella Capella nell’Auriga, sovrastata dalla figura sfilacciata della Lince; a ruota la seguono il Toro con Aldebaran e Orione, a cui si affiancano più tardi Procione e Sirio.

Nella notte del 17/11 dalle fauci del Leone appariranno le scie delle meteore Leonidi, cancellate però dalla luce della Luna piena.

All’estremo sud, il corso dell’esile fiume Eridano è fiancheggiato da piccole costellazioni assai poco note: la Fornace, l’Orologio e l’inutile Bulino.

Intanto sta prendendo corpo anche più del previsto il 2013 come “anno delle comete”: in questo periodo ce ne sono ben quattro visibili (al telescopio): la cometa Encke, la cometa Linear (che è esplosa a fine ottobre aumentando la sua luminosità come fece la cometa Holmes nel 2007), la cometa Lovejoy. Ma tutti stiamo aspettando al varco la cometa Ison, specialmente il Sole, che la vedrà passare al perielio il 28 novembre, sfiorando la sua fotosfera ad appena 1,2 milioni di km. Nelle ultime settimane la Ison è cresciuta nettamente in splendore e la sua coda si è assai sviluppata. Nelle prossime settimane raggiungerà la soglia di visibilità ad occhio nudo: se sopravviverà al calore del Sole potremmo vederla emergere con una bellissima coda nel cielo del mattino a fine mese ( qui trovate una mappa del suo cammino tra le stelle), tracciato giorno dopo giorno dal 1/11 all’11/1). Il consiglio è di tentare almeno una levataccia per non perdersi lo spettacolo. 

Al planetario: “Osservare il Cielo di Novembre” in programma il 3/11 alle 16 e il 17/11 alle 16.