Il cielo d’estate
In luglio le giornate si stanno già accorciando: il Sole si sposta dalla costellazione dei Gemelli al Cancro il giorno 21, dove concluderà il mese transitando nei pressi dell’ammasso del Presepe.
La Luna sarà piena il 26 luglio fra le stelle del Capricorno.
Continua il lungo periodo di visibilità di Venere nel cielo serale; il 14 e 15 sarà accompagnata da una bella falce di Luna, che le scivola accanto nella costellazione del Sestante.
Marte, ormai debolissimo, raggiunge Saturno nella Vergine a fine mese, ma la loro visibilità si riduce a poche ore dopo il tramonto. Più in basso ad ovest spunta brevemente anche il piccolo Mercurio, nel Leone che si avvia verso l’orizzonte. Accompagnano i pianeti le stelle Arturo e Spica nel quadrante occidentale del cielo. A nord, intorno alla Stella Polare l’Orsa Maggiore vira verso occidente mentre Cassiopea risale sempre prima da oriente. A sud è evidente Ofiuco con il suo Serpente; lo Scorpione e il Sagittario sfilano sull’orizzonte meridionale seguiti dal Capricorno.
È invece altissimo il Triangolo Estivo, con Vega, Deneb e Altair e le costellazioni della Lira, il Cigno e l’Aquila.
Dopo mezzanotte appare il luminosissimo pianeta Giove, nei Pesci. Da est si solleva il quadrato di Pegaso e la schiera di stelle di Andromeda fino a Perseo. In questo mese avviene un raro fenomeno che ha come protagonista un asteroide, il n. 472 Roma: fu scoperto ad Heidelberg nel 1901 e dedicato alla nostra città dall’astronomo triestino Luigi Carnera. L’8 luglio Roma occulterà una stella nella costellazione di Ofiuco, la stella Delta Ophiuci, di magnitudine 2,7 (ben visibile a occhio nudo). Purtroppo l’evento sarà visibile solo dal nord Europa, ma in conseguenza del passaggio dell’asteroide davanti alla stella, si prevede che il suo splendore diminuirà di ben 10000 volte per quasi 8 secondi, dopodiché la stella tornerà a brillare indisturbata. Occultazioni come queste sono rare perché richiedono un allineamento perfetto fra la Terra, un asteroide e una stella lontana, e sono utili per determinare le dimensioni dei pianetini. Il diametro di Roma è stimato in 50 km: un po’ più grande della città.
Al planetario il 14/7 ore 21
Le stagioni del cielo
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