La volta, il volto, le stelle

Il Museo Astronomico, ospitato nel Museo della Civiltà Romana dell’Eur, vuole essere un Teatro Astronomico. Modelli, postazioni interattive e diorami consentono al visitatore una vera e propria immersione nel contesto spaziale, vivendo la Scienza senza perdere la capacità di sorprendersi ed emozionarsi.
Si parte dalla Terra nella prima sala, rappresentata con un grande modello, e sulle pareti in apposite vetrine è rappresentata la sua storia geologica e i tentativi che l’uomo ha compiuto per allontanarsi da essa con i primi vettori spaziali.
La seconda Sala è dedicata alla Luna, e oltre ad un grande modello a pavimento, presenta in un angolo un diorama della superficie lunare. Sulle pareti vetrine che raccolgono la storia delle varie missioni planetarie.
Nella terza sala, sospesa a mezz’aria, vi è la successione dei pianeti rocciosi, Mercurio, Venere, Terra e Marte con la documentazione delle sonde spaziali (Magellano, Galileo, Pioneer). Al centro della sala un orrery per la visualizzazione tridimensionale dei meccanismi delle eclissi e delle variazioni stagionali.
Nella quarta sala, quella dei pianeti gassosi, prosegue la successione dei corpi del nostro Sistema, con Saturno, Giove, Urano, Nettuno e Plutone. In un angolo il diorama del satellite di Giove, Europa, sul quale si stanno concentrando le ricerche della vita nello spazio.
Nella quinta sala è rappresentato lo spazio interstellare con stelle, nebulose, galassie ed una rappresentazione della scala delle distanze cosmiche. Sono presenti inoltre un modello di stella, vista come fabbrica degli elementi chimici, e una cupola con un cannocchiale astronomico che simula l’osservazione diretta del cielo. Nella stessa installazione, un software consente di “vedere” gli oggetti celesti a tutte le lunghezze d’onda, introducendo il visitatore alle moderne tecnologie astronomiche e alle ricerche astrofisiche da Terra e dallo Spazio come vengono svolte nell’era digitale.
Nella sesta, su un grande geode video, una multivisione della storia dell’osservazione del cielo attraverso i secoli, sospesa tra l’immaginario pittorico di Giotto, Goya e Van Gogh e le innovative immagini del telescopio spaziale Hubble. Una simbolica unificazione delle due culture.
Dalla Ultima Sala, attraverso un “buco nero”, si torna sulla Terra, all’ingresso della esposizione.
Informazioni
gratuito
Info e prenotazioni al numero 06 42888888
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18.00 e sabato dalle 9.00 alle 13.00
Simon Singh, Big Bang, Rizzoli
Brian Green, L’universo elegante, Einaudi
Luca Amendola, Il cielo infinito, Sperling & Kupfer
Reeves, de Rosnay, Coppens, La più bella storia del mondo, Mondadori