Il Cielo del Mese - Settembre 2015

Data di pubblicazione: 07/09/2015  
Planetario

In settembre il caldo di questa estate torrida dovrebbe finalmente abbandonarci, perché il Sole scende nettamente verso sud: lo fa traslocando dal Leone alla Vergine il 17/9. La Luna sarà piena il 28/9, nei Pesci, e sarà la “Superluna” del 2015. Proprio quella notte diventerà rossa, perché si verificherà l’unica eclisse totale di Luna visibile quest’anno dall’Italia. Per rivederla, bisognerà attendere il 2018. Il fenomeno però si svilupperà a tarda notte: preparatevi a fare l’alba, poiché l’eclisse di ombra comincerà alle 3:07 nella notte tra domenica 27 e lunedì 28. Ma la fase di totalità inizierà alle 4:10 e durerà 1 ora e 13 minuti – sarà infatti un’eclisse assai profonda, con una delle durate maggiori. Il massimo dell’eclisse avverrà alle 4:47. La Luna uscirà completamente dall’ombra terrestre soltanto alle 6:27, quando il cielo comincerà già a schiarirsi perché dall’altra parte dell’orizzonte si appresta a sorgere il Sole. 

Dopo il tramonto è ancora Arturo ad accendersi per prima: la stella del Bootes conserverà il ruolo di prima stella della sera anche per questo mese. Tra i pianeti, l’unico in vista è Saturno, nella Bilancia, che vira il suo moto verso la testa dello Scorpione, marcata dalle stelle Acrab (una splendida stella doppia), Dschubba e π Scorpii. Ma la sua permanenza sopra l’orizzonte si riduce ad appena due ore dopo il tramonto. Con lui declinano in fretta la Bilancia e lo Scorpione; poco dopo anche la “teiera” del Sagittario verserà sull’orizzonte di sudovest tutto il suo contenuto. La porzione di Zodiaco visibile in questo mese va dalla Bilancia al Cancro, culminando a sud con l’Acquario. A risollevare l’eclittica verso est provvederanno poi i Pesci e l’Ariete. In questa porzione di Zodiaco si nascondono i pianeti più distanti: Urano (nei Pesci), Nettuno (nell’Acquario) e perfino Plutone (nel Sagittario): conviene provare a stanarli con un buon telescopio, e questo è il periodo più adatto per tentare.

Il crepuscolo coglie l’Orsa Maggiore con le zampe già ben piantate sull’orizzonte di nordovest. Scompaiono sotto di lei i Cani da Caccia, e l’Orsa Minore le si rivolge col muso all’ingiù. Ma l’allungamento delle nottate lascerà un margine più lungo a costellazioni come il Bootes, la Corona Boreale, il Serpente, che pure completano il loro arco in cielo mentre Ercole e la testa del Drago scendono ad altezze più modeste. Anche Ofiuco e lo Scudo escono presto di scena, lasciando l’Aquila e il Cigno a rimarcare le tracce della Via Lattea estiva, dove si rintanano la Volpetta, la Lucertola, il Delfino, la Freccia. 

Del resto inizia l’autunno, ed è tempo che anche in cielo i riferimenti astrali mutino: dal Triangolo Estivo, che ancora propone il trio Vega-Deneb-Altair oltre il meridiano, passiamo al Quadrato di Pegaso, che si impone a sud nel cielo dell’equinozio. Le geometrie del cielo scandiscono con i loro poligoni il trascorrere delle stagioni. Davanti a Pegaso, trapela il muso del Cavallino, timidamente. La sua presenza alata introduce pagine mitiche del firmamento, costellato ora da Andromeda, Cassiopea, Cefeo, l’imponente Cetus, e Perseo che, dopo la pioggia di Perseidi del mese scorso, riporta in alto il celebre Doppio Ammasso (H e χ Persei) con tutte le sue stelline ancora intatte.

Prolungando verso il basso i due lati verticali del Quadrato di Pegaso si ottengono indicazioni per trovare due luminose stelle australi: Scheat e Markab puntano a Fomalhaut, la bocca del Pesce Australe; Alpheratz e Algenib invece mirano a Diphda, la coda della Balena (detta anche Deneb Kaitos). Nello spazio celeste compreso tra esse si estende, senza pretese, la costellazione dello Scultore: non sarà appariscente a occhio nudo, tuttavia al suo interno giace il Polo Sud galattico, e se questo da una parte indica una scarsità di stelle in quella direzione, altrettanto rivela la presenza di galassie, alcune magnifiche. Se avete un telescopio, approfittate di settembre per cercare, proprio nello Scultore, la galassia NGC253, una famosissima spirale – tra le più vicine alla Via Lattea – collocata direttamente a sud di Diphda.

Laggiù all’estremo sud, tentano un effimero volo radente all’orizzonte, in successione, la Gru, di cui con un po’ di fortuna si riescono a scorgere le stelle Alnair e β Gruis, e la Fenice, il cui becco spunta per appena 4 ore con la brillante Ankaa. 

Ora dopo ora, a oriente si ripropone l’eterna parata dell’Auriga e del Toro, di Orione e i suoi Cani: persino Sirio farà in tempo a risorgere ben prima del Sole, in compagnia del Cancro. Nel cielo del mattino, sgusciando tra i Gemelli e il Cancro, apparirà con la sua lieve chioma di dodicesima grandezza una delle protagoniste delle cronache celesti di questi mesi: la cometa Churyumov-Gerasimenko, sotto lo sguardo del Grande Carro che all’alba avrà già risollevato a nordest le proprie sorti.

Al planetario: “Scala Verso il Cosmo” in programma il 1/9 alle 21, 2/9 alle 22, 5/9 alle 21, 8/9 alle 22, 9/9 alle 21, 17/9 alle 18, 19/9 alle 11, 23/9 alle 18.

Mappa del Cielo del Mese - Settembre 2015