Il Cielo del Mese - Settembre 2014

Durante il mese di settembre il Sole si trascina lungo l’eclittica dal Leone alla Vergine, dove entra il 17/9, per poi raggiungere l’equatore celeste il 23/9: è l’equinozio d’autunno, che dopo ben 93 giorni pone fine all’estate e rende il numero di ore di luce pari a 12 in tutto il mondo. La Luna sarà piena il 9/9 nella costellazione dell’Acquario, e sarà per fortuna l’ultima Superluna dell’anno. 

L’astro più interessante da osservare in questo mese è senz’altro la cometa Jacques, che offre una buona occasione di avvistare una cometa in piena notte, lontana dai bagliori del Sole. Fin dalla sua scoperta nello scorso mese di marzo, sta risalendo quatta quatta tutta la parte boreale della Via Lattea. Mentre scivolava dall’Auriga fino a Cefeo è stata fotografata in pose ammalianti assieme ad alcune seducenti nebulose sullo sfondo. Nell’arco del mese la vedremo passare davanti al Cigno: il 5/9 sarà a 1 grado da Deneb e il 15/9 transiterà accanto ad Albireo, per poi smorzare la sua corsa tra le ali dell’Aquila. Per osservare la cometa Jacques e la sua lieve chioma occorre però almeno un binocolo: apparirà come una piccola nuvoletta di settima magnitudine, in posizione diversa ogni notte.  

Il tramonto sempre più anticipato del Sole ci permette di inseguire ancora per un po’ i pianeti Marte e Saturno, sempre più separati: Marte scappa nello Scorpione dove incontra Antares, la sua stella rivale; il 29/9 questa sfavillante coppia a luci rosse sarà fugacemente sovrastata dalla Luna crescente.

Di prima sera vediamo a sudovest la Bilancia e lo Scorpione abbandonare il cielo, lasciandolo senza pianeti in vista per quasi tutta la notte. Nel mezzo del cielo autunnale si può cercare Urano, impegnato anno dopo anno a risalire lentamente la lunga corda che lega i Pesci. La porzione di Zodiaco visibile in questo mese si estende dalla Bilancia al Cancro, culminando al meridiano con l’Acquario.

Anche il Sagittario esce di scena prima della mezzanotte, trascinando con sé il centro della galassia: resta davanti a noi il cielo sguarnito dell’autunno, fatto di costellazioni ampie ma povere di stelle brillanti, come Pegaso ed il suo quadrato, Andromeda e perfino Cetus. Davanti alla stella Enif - il muso del cavallo alato – si intravvede il profilo minimo di Equuleus, il puledro, ad arricchire la schiera delle piccole costellazioni che fronteggiano Altair (Freccia, Volpetta, Delfino).

Arturo indugia sull’orizzonte di ponente; poco dopo restano solo tracce della Corona Boreale e di Ercole che sprofonda, quando il Grande Carro si appiattisce a nord. La stella brillante e isolata sotto il Capricorno, che attraversa il cielo meridionale senza dar troppo nell’occhio è Fomalhaut, la bocca del Pesce Australe: poco nota perché relegata in una porzione di firmamento che passa quasi inosservata dalle nostre parti, eppure è una delle stelle più vicine (dista 25 anni luce, quasi come Vega), e proprio come Vega è circondata da un disco di polveri nel quale forse orbitano uno o più pianeti. Il bello è che uno sguardo che osi avventurarsi ancora più verso sud potrebbe scorgere le stelle superiori della Gru, un’affascinante costellazione australe che a dispetto del suo essere volatile non si solleva mai interamente sul nostro orizzonte. Ma magari con l’aiuto di un binocolo si noterà la stella Gamma Gruis, sotto la coda del Pesce Australe, e addirittura Beta ed Alfa Gruis (Alnair), che è una delle più luminose stelle australi visibili all’orizzonte di Roma. 

Intanto il Triangolo Estivo penzola già oltre il meridiano, e della Via Lattea ora appare la porzione più settentrionale, da Cefeo verso Cassiopea e Perseo, passando per la Lucertola allo zenit, giù fino all’Auriga. È proprio Capella che imponendosi a nordest annuncia il ritorno imminente delle Pleiadi, del Toro e poi di Orione. Solo alle 4 si rivedrà Giove, ma Venere è ormai inghiottita dall’alba e non riesce più a smarcarsi dal sopraggiungere del Sole.

Al planetario: "Cieli Segreti" in programma il 14/9 alle 21.

Mappa del Cielo - Settembre 2014