Il Cielo del Mese - Ottobre 2014

Data di pubblicazione: 06/10/2014  
Planetario

Per tutto il mese di ottobre il Sole è impegnato a percorrere la costellazione della Vergine, di cui raggiungerà il confine soltanto il 31/10, per entrare finalmente nella Bilancia. Alle spalle del Sole si avvicina, senza farsi notare, Venere: lo raggiunge in congiunzione superiore il 25/10 rendendosi completamente invisibile dalla Terra. 

La Luna sarà piena l’8/10 nella costellazione dei Pesci, e sarà nascosta dall’ombra della Terra in una bellissima eclisse totale: purtroppo però il fenomeno avverrà durante il giorno e non sarà osservabile in Italia. In compenso, alle 18:45 del 25/10 una sottilissima falce di Luna occulterà Saturno, alto appena 5° sopra l’orizzonte occidentale.

Resta ormai poco tempo al tramonto per avvistare Saturno, nella Bilancia, mentre Marte tenta di divincolarsi dall’incombente abbraccio luminoso del Sole sconfinando dall’Ofiuco al Sagittario. Servirà a poco, perché sia lo Scorpione che il Sagittario sprofondano fuori dal cielo a nemmeno due ore dalla scomparsa del Sole.

Con loro se ne va Arturo, più a nordovest, e lentamente affonda anche l’Ofiuco con il suo Serpente. Il Grande Carro resta nascosto tra le foschie settentrionali. Salutiamo perfino Ercole, per questa stagione, e restiamo a guardare le ultime vestigia dell’estate, ormai calanti: Vega, Altair e Deneb.

Se l’estate era dominata da un triangolo di stelle, l’autunno ci presenta invece un quadrato: quello di Pegaso, il cavallo alato, che scalpita capovolto verso sud. Tutto intorno si distinguono i Pesci, con il pianeta Urano, l’Acquario, dove si nasconde Nettuno, e ancora l’Ariete, il Triangolo, la Lucertola. I due lati verticali del quadrato di Pegaso, prolungati verso sud, ci aiutano a individuare le uniche due stelle luminose di questa parte del cielo australe, peraltro assai povera: Fomalhaut e Diphda.

L’autunno è la stagione migliore per seguire il breve tratto di cielo percorso da Fomalhaut, lucida stella del Pesce Australe, che in questo mese culmina a sud verso le 22:30, a quasi 20° di altezza. Recentemente si è scoperto che è una stella tripla, e grazie alla sua relativa vicinanza (25 anni luce) mostra la più ampia separazione tra le sue componenti in cielo: ben 8°, tanto che Fomalhaut C giace addirittura nella costellazione dell’Acquario! Diphda, o Deneb Kaitos, rappresenta invece la coda (in arabo “Deneb”) di Cetus, il mostro marino spesso impropriamente identificato con una Balena, che si estende su una vasta area celeste risalendo verso il Toro con la stella Menkar, che segna la testa del mostro.

Setacciando il cielo meridionale, accanto al Pesce Australe vedremo sfilare l’innocua costellazione dello Scultore, in cui giace il polo sud galattico: ecco perché in questa regione della volta celeste le stelle sono così diradate. Sull’orizzonte, poi, la sfida è rintracciare la stella Ankaa, di seconda magnitudine, la più brillante della Fenice, un altro dei numerosi volatili raffigurati tra le stelle australi.

La porzione di Zodiaco visibile in questo mese si estende dallo Scorpione al Leone, culminando al meridiano con i Pesci.

Nell’alto dei cieli – allo zenit – in ottobre troviamo a mezzanotte la costellazione di Andromeda, e data la sua posizione dominante si può tentare di riconoscere la flebile luce della galassia di Andromeda, M31: a una distanza di 2,2 milioni di anni luce, è il corpo celeste più distante visibile ad occhio nudo, sebbene ormai per avvistarla dalla città occorra almeno un binocolo. Per rintracciarla, basta partire da Mirach, la stella Beta Andromedae di colore rossastro, e seguire una breve sequenza di due stelle di terza e quarta grandezza (Mu e Nu Andromedae), perpendicolare alla linea formata da Alpha-Beta-Gamma Andromedae, in direzione di Cassiopea. Non aspettatevi di vedere altro che una chiazza di luce allungata che sfuma, anzi affoga, nel fondo cielo troppo chiaro della città. È tutto ciò che resta del nucleo della grande spirale di Andromeda: ma in un cielo realmente buio la galassia mostrerebbe un diametro ben 6 volte più ampio della Luna Piena!

Sarà Giove, che a metà ottobre scavalla dal Cancro al Leone, a riportare in alto la luce di un pianeta, ma soltanto dopo le 2 di notte. A quel punto saranno già ben visibili in cielo stelle come Aldebaran, Capella, Betelgeuse, Rigel, Sirio, Procione che anticipano le prossime notti invernali.

Al planetario: “Profondo Cielo” in programma il 19/10 alle 18 e il 28/10 alle 17.

Mappa del cielo - Ottobre 2014