Il Cielo del Mese - Marzo 2015

Data di pubblicazione: 04/03/2015  
Planetario

In marzo l’illuminazione del mondo da parte del Sole diventa uguale ovunque: il 20/3 è l’equinozio di primavera, quando il Sole attraversa l’equatore celeste nella costellazione dei Pesci (aveva lasciato l’Acquario il 16/3). Dappertutto le giornate e le notti durano 12 ore. Proprio il giorno dell’equinozio, con il Sole e la Luna nei pressi del Punto Gamma, si verificherà il principale evento celeste di questo mese: un’eclisse parziale di Sole. A Roma il fenomeno comincerà alle 9:23, raggiungerà la fase massima alle 10:31, quando del disco solare sarà coperto ben il 62%, e si concluderà alle 11:42. L’eclisse sarà ben visibile da tutta l’Italia, con percentuali di copertura che vanno dal 50% di Ragusa al 73% di Aosta. La Luna sarà piena il 5/3 nella costellazione del Leone.

In virtù dell’elevato angolo che l’eclittica forma con l’orizzonte al tramonto, in questa stagione si verifica il “fenomeno” della cosiddetta “Luna a barchetta”: la falce di Luna crescente appare quasi sdraiata rispetto all’orizzonte, perché il nostro satellite si viene a trovare quasi sulla verticale del Sole, che la illumina dal basso. L’occasione per ammirare la barchetta lunare si presenterà tra il 21 e il 24 marzo, poco dopo il tramonto.

Per lo stesso motivo sempre in prima serata si può tentare di scorgere anche la tenue luce zodiacale, un effimero chiarore diffuso lungo l’eclittica, che serpeggia tra le costellazioni dello Zodiaco. È causata dal riflesso della luce solare da parte del pulviscolo disseminato sul piano orbitale dei pianeti. Ma questa è una prelibatezza celeste da gustarsi soltanto ben lontano da tutte le luci urbane. A proposito: la porzione di Zodiaco visibile in questo mese va dall’Ariete al Capricorno, culminando a sud con il Leone.

Assodata ormai la presenza di Venere come primo astro del cielo serale, sotto di lei vediamo affondare Marte, inesorabilmente risucchiato nel chiarore del Sole. Resta però Giove il dominatore del cielo: dopo l’opposizione del mese scorso, sarà l’astro più brillante che vedremo durante la notte per tutto l’inverno. Prosegue, attorno a Giove, l’interessante periodo dei fenomeni mutui fra i suoi quattro satelliti medicei: per tutto il mese assisteremo a un ripetersi di eclissi e occultazioni tra Io, Europa, Ganimede e Callisto. A questo link troverete le effemeridi per seguire quei suggestivi eventi.

Al termine del crepuscolo, nel cielo di marzo che si oscura, troviamo Andromeda ribaltata a gambe all’aria che si butta a capofitto sull’orizzonte. Trascina con sé l’Ariete, il Triangolo, Perseo e Cassiopea che si defila a nordovest. Per chi volesse cercarla al binocolo, la cometa Lovejoy trascorrerà tutto il mese nella costellazione di Cassiopea, passando la notte 16 accanto alla stella Ruchbah (δ Cas).

In ribasso ormai anche lo spavaldo Orione, che dopo avere spadroneggiato in cielo per tutto l’inverno assieme ai suoi compari (Toro, Lepre, Cane Maggiore e Cane Minore) si appresta a cedere il trono del sud all’incedere delle costellazioni primaverili: già al tramonto balza su da est con portamento elegante il Leone, che schiera tutte le sue stelle nel cielo orientale, a partire da Regolo. È il momento del cambio di stagione anche per il cielo: via tutte le comparse minori, da Cetus all’Eridano, dalla Colomba alla Poppa, via perfino l’Unicorno e largo a Sestante, Corvo, Crater, Leone Minore, Chioma di Berenice. I Cani da Caccia rimpiazzano quelli di Orione, e la lunghissima costellazione dell’Idra si distende nel corso della notte a sovrastare quasi tutto l’arco meridionale dell’orizzonte. Restano in vista i Gemelli, il Cancro offuscato da Giove, mentre a mezzanotte, tra le stelle brillanti, Capella e la sua Auriga avranno ormai ceduto il passo alla Vergine e al Bootes di Spica e Arturo. La “stella guardiana” dell’orsa accompagna l’Orsa Maggiore nella sua ascesa allo zenit, e a rimarcare l’arrivo della primavera provvedono, da oriente, la Corona Boreale ed Ercole. Ormai a sudest si intravvedono già le stelle della Bilancia e dello Scorpione, ma conviene mirare all’estremo sud per riconoscere le poche stelle della Vela che sbucano sopra il nostro orizzonte e poi Menkent, una delle stelle più evidenti del Centauro. In quel momento, si può pensare con qualche rammarico che, solo 9 gradi sotto l’orizzonte, transita la Croce del Sud: peccato che la Terra non sia trasparente. Tanto l’alba arriverà lo stesso, e sorprenderà Vega già a 70 gradi d’altezza, cancellandola con le altre stelle di un’estate ancora da immaginare.   

Al planetario: “Il Cielo del Mese” in programma il 5/3 alle 18, 11/3 alle 18.

Mappa del Cielo del Mese di Marzo 2015