Il Cielo del Mese - Febbraio 2015

Data di pubblicazione: 03/02/2015  
Planetario

Durante il mese di febbraio diventa evidente l’allungarsi delle giornate, mentre il Sole  transita dal Capricorno all’Acquario il 16/2. La Luna sarà piena il 4/2 nella costellazione del Cancro. 

Venere riconquista a pieno titolo il ruolo di “prima stella della sera”, rimanendo in cielo fino a due ore dopo il tramonto del Sole. Nel corso del mese si completa anche la sua rincorsa a Marte, che viene raggiunto ormai sfiancato e indebolito davanti ai Pesci: il giorno 21 Venere si affiancherà ad appena mezzo grado dal pianeta rosso, superandolo.

Ma il protagonista planetario del cielo di questo mese è senz’altro Giove, che il 6/2 si troverà in opposizione al Sole e resterà l’astro più brillante in cielo, in un momento assai intrigante per osservarlo al telescopio. Accade infatti che proprio adesso la Terra attraversi il piano orbitale di Giove, e questo innesca una serie di fenomeni ragguardevoli tra i suoi quattro satelliti principali. Più volte nel corso del mese Io, Europa, Ganimede e Callisto si nasconderanno, occulteranno, eclisseranno a vicenda, proiettando le loro ombre scurissime sul disco di Giove: un continuo spettacolo da seguire al telescopio.

Al calar del buio troveremo Deneb ancora appesa al cielo occidentale, a ricordarci ostinatamente un’estate lontana 6 mesi: e ben prima dell’alba l’intero Triangolo Estivo sarà già presente nel cielo orientale ad annunciarci la prossima, di estate. Assieme alla croce del Cigno cala il Quadrato di Pegaso e scompare Diphda, la coda della Balena: è un’altra delle quattro “stelle (con la) coda” del cielo, con il nome di Deneb Kaitos. Tutto il resto di Cetus sprofonda poco più tardi, in buona compagnia: i Pesci, Andromeda, l’Ariete, il Triangolo e per chi l’aveva notato, l’Eridano. Cassiopea assume l’aspetto della W e affianca Cefeo che va a riporsi sotto la Stella Polare, mentre il Grande Carro è già in posizione verticale in prima serata e in poche ore conquista lo zenit. Prima però vedremo sfilare via verso sud, e addirittura tramontare, il Toro, Orione e il suo corteo di caccia. Le variopinte stelle dell’inverno mantengono per buona parte della notte una posizione preminente in cielo, raggruppando nel quadrante meridionale ben 4 delle 10 stelle più luminose del firmamento (Sirio, Capella, Rigel e Procione). 

La porzione di Zodiaco visibile in questo mese scorre dai Pesci al Sagittario, culminando a sud con il Cancro. Un lieve brulichio di stelle appare all’occhio nudo tra le stelle centrali del Cancro: è l’ammasso stellare del Presepe, e non a caso le due stelline adiacenti si chiamano Asellus Borealis e Asellus Australis. Proprio sul Presepe è transitato rapidissimo, proveniente dalla testa dell’Idra, l’asteroide 2004 BL86 che il 26 gennaio scorso si è trovato a 1,2 milioni di km dalla Terra – 3 volte più in là della Luna. È stato uno spettacolo emozionante e raro vederlo scivolare in tempo reale tra le stelle, al telescopio, come un puntino di 9a grandezza.

Nel frattempo la cometa Lovejoy ha raggiunto le stelle di Andromeda e in febbraio la vedremo ancora agevolmente al binocolo, in lento scivolamento dalla splendida stella doppia Almaak (il 4/2) verso Perseo e infine Cassiopea a fine mese, quando sarà ormai divenuta un astro circumpolare.  

Appena Capella e l’Auriga si avviano lungo il loro arco discendente, allo zenit si appostano la Lince e poi l’Orsa Maggiore, che abbranca la cima del cielo con le sue zampe anteriori (le stelle Talitha Borealis e Talitha Australis) e più tardi con quelle posteriori: le stelle Tania Borealis, Tania Australis e ancora Alula Borealis e Alula Australis.

A questo punto nel cielo si sono affacciate presenze ormai premonitrici della primavera: non più la Lepre ma il Corvo, non l’Unicorno ma la Coppa, via il Cane Minore ecco i Cani da Caccia, a sud non la placida Colomba ma l’imperscrutabile Macchina Pneumatica. E al meridiano niente più Toro né Gemelli, ma Cancro e Leone, con Giove nel mezzo. Aggiungiamo anche il Leone Minore, la Vergine che ripropone la sua Spica, perfino il Bootes e la risorta Arturo e verso le 2 di notte abbiamo già un cielo di primavera. A completarlo ci pensa l’Idra, che si srotola occupando tutto l’arco di orizzonte da sudovest a sudest; la circondano tre magre costellazioni: Pyxis (la bussola), il Sestante e Antlia (la macchina pneumatica, ormai da rottamare). Il lungo rotolamento del cielo notturno ci lascerà ancora il tempo di salutare la Poppa e la Vela all’estremo sud, dove prima che torni il Sole spunteranno brandelli di Centauro e Lupo.

Al planetario: “Le Stagioni del Cielo” in programma l’8/2 alle 18, 11/2 alle 17, 15/2 alle 18 e 27/2 alle 18.

Mappa del cielo - Febbraio 2015