Il Cielo del Mese - Dicembre 2014

Data di pubblicazione: 10/12/2014  
Planetario

In dicembre il Sole transita dall’Ofiuco al Sagittario. Il passaggio avviene il 18/12, e solo 3 giorni dopo il Sole si trova al solstizio d’inverno: il 21 è il giorno più breve dell’anno. La Luna sarà piena il 6/12 nella costellazione del Toro.

Continua il lungo periodo di latitanza dei pianeti dal cielo serale, se si eccettua l’insignificante presenza di Marte nel Capricorno, ormai lontano e sminuito, e una fugace possibilità di avvistare Venere appena dopo il tramonto, proprio alla fine dell’anno. Urano e Nettuno non fanno testo, invisibili a occhio nudo e sperduti tra le stelle dei Pesci e dell’Acquario. Verso le 21 però a oriente si ripresenta Giove, che precede di poco Regolo e il Leone. 

Nel mese in cui le giornate sono le più brevi dell’anno, resta molto tempo per cercare le stelle. Nonostante siamo a ridosso del solstizio d’inverno, al sopraggiungere del buio troviamo ancora il Triangolo Estivo discretamente alto a occidente: un residuo celeste fuori stagione, che rimane in vista proprio perché il Sole tramonta così presto, scivolando lungo l’eclittica tra costellazioni che si trovano a sud del Cigno, dell’Aquila e della Lyra. In effetti, il fatto che Vega sia la stella di prima grandezza più vicina al polo dell’eclittica la rende quella visibile più a lungo nel cielo boreale durante l’anno. Come già accadeva ad Arturo il mese scorso, si può addirittura vedere risorgere Vega a est due ore prima dell’alba.

Nel frattempo il Grande Carro, che al tramonto restava sornione sull’orizzonte nord, ha tutto il tempo di impennarsi fino all’alto dei cieli, compiendo una capriola di 180° intorno alla Stella Polare. Lo si potrà seguire la notte del 13/12, quando in cielo appariranno le meravigliose meteore Geminidi, frammenti dell’asteroide 3200 Phaeton, che scaturiscono da un punto poco a nord della stella Castore. Poiché quest’estate le Perseidi sono state cancellate dalla Superluna, le Geminidi saranno le stelle cadenti più abbondanti e vistose dell’anno: varrà la pena di sopportare il freddo per avvistarle – ne cadono un centinaio all’ora! – approfittando della Luna calante, che non disturberà troppo le osservazioni.

Tra i grandi movimenti del cielo tornano i passaggi della Stazione Spaziale Internazionale, che dal 24/11 scorso ospita a bordo la nostra astronauta Samantha Cristoforetti. La potremo salutare proprio la vigilia di Natale, quando la Stazione sorvolerà l’Italia tra le 18:24 e le 18:28. Brillerà come un astro di magnitudine -3,5 (pari a Venere), e proprio all’apice del suo tragitto scomparirà improvvisamente nell’ombra della Terra, nei pressi di Almaak (γ And).

Al calar del Sole se ne vanno subito l’Aquila, il Capricorno e il Pesce Australe; Etamin nel Drago e Alderamin in Cefeo accompagnano la discesa di Vega e Deneb a nordovest. All’ora di cena sono già transitati oltre il meridiano anche Pegaso, i Pesci e la Balena. La porzione di Zodiaco visibile in questo mese scorre dal Capricorno alla Bilancia, culminando a sud con il Toro. La lunga notte invernale vedrà protagonista il gigante Orione attorniato dal suo corteo di caccia: il Cane Maggiore e il Cane Minore, la Lepre, il Toro. Ma anche questo quadro epico, che comprende 4 delle 10 stelle più luminose in cielo (Sirio, Capella, Rigel, Procione) tenderà a coricarsi a occidente prima del ritorno del Sole. Tra gli eroi di stagione riconosciamo Perseo, che segue Cassiopea e Andromeda allo zenit per poi lasciare la posizione apicale del cielo all’Auriga di Capella, la sgargiante stella gialla che ci troveremo proprio sopra la testa allo scoccare della mezzanotte. Ecco poi i Gemelli Castore e Polluce, il Cancro e il Leone che sopraggiungono da oriente.

A sud precipita verso l’orizzonte il lungo fiume Eridano, dove i suoi rivoli di stelle si confondono con le esigue figure del Bulino e della Fornace. A ravvivare l’estremità meridionale del cielo ci pensa la Colomba, che svolazza a fatica sotto le zampe della Lepre e del Cane Maggiore, e l’emergente Poppa dell’antica Nave Argo.

Accanto a tanti splendori del cielo invernale rischiano di sfuggire completamente due costellazioni discretamente ampie ma prive di stelle brillanti: l’Unicorno, incastrato tra Betelgeuse e Procione, dove si può scorgere la famosa nebulosa Rosetta (da non confondersi con la sonda!) e la Lince, che in queste notti balza addirittura fino allo zenith, davanti alle zampe dell’Orsa Maggiore. All’alba del nuovo anno il ritorno del Sole sarà salutato nientemeno che da Antares.

Al planetario: “Il Cielo del Mese” in programma il 10/12 alle 18, 18/12 alle 17, 21/12 alle 17, 23/12 alle 11, 27/12 alle 11.

Mappa del Cielo - Dicembre 2014