Accade nello Spazio - Novembre 2014

Data di pubblicazione: 18/11/2014  
Planetario

La notizia più eclatante del momento è la scoperta delle tracce di antichi vulcani sulla Luna. La sorpresa è che sarebbero stati attivi fino a epoche assi più recenti di quanto si supponesse finora: gli irregolari depositi rocciosi osservati in vari mari della Luna sarebbero affioramenti di magma risalenti a non più di 50-100 milioni di anni fa.  

Vulcanica o no, la Luna non sarebbe l’unico satellite naturale della Terra – almeno per adesso. L’asteroide 2014 OL339 fu catturato dalla gravità del nostro pianeta 775 anni fa, e ora si muove intorno al Sole in una complessa orbita che lo rende un “quasi satellite” della Terra. Continuerà a tenerci quasi compagnia almeno per altri 165 anni. E se non avete potuto vedere la stupenda eclisse totale di Luna dell’8/10 scorso, ecco come l’ha registrata la sonda Messenger, nientemeno che dall’orbita di Mercurio!

Restando sulle storie di satelliti, anche intorno a Saturno c’è fermento grazie alle indagini della sonda Cassini: pare che Mimas, una delle lune pastore, possieda un nucleo liquido, aggiungendosi così alla nutrita schiera di satelliti che custodiscono un oceano sotto i ghiacci, mentre Hyperion avrebbe dato una scossa elettrostatica alla sonda, nel corso di un incontro ravvicinato di 9 anni fa.

Su questa scia spericolata, ecco due storie di incontri ravvicinati, diversissimi nella loro natura: al centro della galassia la misteriosa nube gassosa “G2”, che l’anno scorso era data in caduta libera verso il buco nero centrale, è riuscita a sopravvivere al pericolosissimo incontro: le osservazioni mostrano un oggetto compatto – qualunque cosa sia – che ha mantenuto la propria orbita dopo il periplo.

Nel frattempo, il 19 ottobre scorso abbiamo assistito al passaggio della cometa Siding Spring accanto al pianeta Marte. Sfiorandolo da soli 140000km di distanza, la Siding Spring ha realizzato il più stretto incontro ravvicinato che sia mai stato documentato tra un pianeta e una cometa, tanto che da Marte la si sarebbe vista di magnitudine -6!

Proprio in questi giorni su un’altra cometa si è realizzato un attesissimo rendez-vous spaziale: dopo 10 anni finalmente arriverà il clou della missione Rosetta. Abbiamo assistito tutti con trepidazione all’atterraggio di Philae sulla cometa Churyumov-Gerasimenko il 12/11, per scavare nei segreti del suo passato. È la prima volta che una sonda si posa dolcemente sulla superficie di una cometa: dopo i celebri due rimbalzi, ecco lo storico “selfie” che mostra una zampa di Philae sul suolo dalla cometa, mentre sul sito dell’ESA trovate il resoconto completo dell’entusiasmante impresa.

Il 23/11 sarà invece la prima volta che una donna italiana volerà nello spazio: l’astronauta Samantha Cristoforetti partirà a bordo della navetta Soyuz per un soggiorno di 6 mesi sulla Stazione Spaziale. Ecco la registrazione della recente conferenza in cui Samantha illustra la sua missione, al pubblico del Maker Faire Roma.

Per ingannare l’attesa, invece di scattare pessime foto, provate a trasformare la fotocamera del vostro smartphone in uno strumento capace di aiutare la ricerca astrofisica. Con un’applicazione appositamente sviluppata, è possibile utilizzarla per registrare l’arrivo dei raggi cosmici!

Ecco un video girato fortunosamente proprio con un telefonino, che ci permette di gettare uno sguardo ad uno dei reperti romani più misteriosi e inaccessibili: i resti dell’antico Horologium Augusti, la meridiana di Augusto, sepolti (e allagati) in uno scantinato al numero 48 di Via del Campo Marzio.

A proposito di incontri ravvicinati finiti male, dopo oltre 20 anni dalla caduta sono stati rinvenuti i frammenti del bolide di Benesov, uno dei più brillanti superbolidi documentati (raggiunse la magnitudine -22!), che apparve vicino a Praga nel 1991. La diversa mineralogia dei reperti lascia intendere che l’asteroide originario aveva una composizione eterogenea.

Per la sonda New Horizons, lanciata verso l’incontro con Plutone il prossimo anno, già si profila un nuovo obiettivo: sorvolare un asteroide della fascia di Kuiper. TP1 è soltanto la sigla dell’oggetto, appena scoperto, che potrebbe ricevere la visita della sonda non prima del 2018.

Infine, dalla stella Beta Pictoris – già ospite di un sistema planetario in formazione – arriva una notizia quanto mai sorprendente: sarebbero state individuate due famiglie di comete che le orbitano intorno, per un totale di ben 493 esocomete

Al planetario: “Le Stelle di Augusto” in programma il 1/11 alle 12, 8/11 alle 12, 15/11 alle 12, 22/11 alle 12, 29/11 alle 12.