Saturno, gioiello del cielo - EVENTO ANNULLATO

Chiunque abbia ammirato il pianeta Saturno al telescopio ne conserva il ricordo come una delle più belle visioni della sua vita. Se non l’avete mai visto – e se volete rivivere quell’emozione – accorrete la sera di venerdì13 aprile al Planetario di Roma. Dalle 21 alle 24 si svolgerà l’evento “Saturno, Gioiello del Cielo”, una serata di gala spaziale in cui i telescopi in dotazione al Museo Astronomico saranno allestiti in Piazza Agnelli e puntati verso il pianeta più elegante del Sistema Solare, offrendo a tutti una vista memorabile.

Proprio in questo mese Saturno si trova in opposizione al Sole, fra le stelle della Vergine, e raggiunge il massimo splendore e la minima distanza dalla Terra (circa 1300 milioni di km): è il momento migliore di tutto l’anno per osservarlo, perché appare più grande e più ricco di dettagli. Al telescopio si potranno ammirare il globo del pianeta e naturalmente i suoi proverbiali anelli. In base alle condizioni atmosferiche, si possono avvistare alcune delle sue numerose lune ed altri sottili dettagli: sfumature di colore nell’atmosfera di Saturno, l’oscura divisione di Cassini che attraversa gli anelli, il tutto a comporre un’immagine magnifica e indelebile nella vostra memoria. 

Parallelamente alle osservazioni, nella cupola del Planetario si svolgeranno due spettacoli astronomici: alle 21 e alle 22:30 “Tra gli Anelli di Saturno” di Stefano Giovanardi, un vero e proprio racconto di viaggio che, inseguendo le missioni spaziali ci porterà a visitare e sorvolare da vicino Saturno e i suoi sorprendenti satelliti, fino a lasciarci fluttuare sulla sottilissima giostra ghiacciata degli anelli. Un’esperienza magica da abbinare alla visione diretta al telescopio.

Le osservazioni saranno ad accesso libero e gratuito, ma saranno annullate in caso di maltempo; gli spettacoli in cupola sono a pagamento ed è consigliata la prenotazione presso lo 060608.

“Saturno, Gioiello del Cielo” è un evento ideato e realizzato da Gabriele Catanzaro, Giangiacomo Gandolfi, Stefano Giovanardi, Gianluca Masi e Vincenzo Vomero dello staff scientifico del Planetario di Roma Capitale.